martedì 30 marzo 2010

Salento, rimossa la statua dell'Arcuri: "Non ci rappresenta!"

LECCE - Non ci rappresenta. Con questa motivazioni le donne di Porto Cesareo, cittadina salentina di Lecce dove vivono poco più di 5mila anime, hanno chiesto e ottenuto la rimozione della statua di Manuela Arcuri in veste di sirena, inaugurata nel 2002 proprio di fronte al mare.

IN UN MAGAZZINO - All'alba il Comune, che nel frattempo ha cambiato colore di giunta (primo cittadino è ora Vito Foscarini del centrosinistra), ha dato esecuzione a un'ordinanza sindacale che prevedeva lo spostamento o la rimozione del monumento, sui cui basamento è riportata la scritta "Il mare di Porto Cesareo a Manuela Arcuri, simbolo di bellezza e prosperità". Una presenza che le mogli dei pescatori locali non hanno mai gradito. La statua, all'epoca inaugurata alla presenza di una raggiante Arcuri, è stata dunque riposta in un magazzino del campo sportivo.

LO SHOW DI IPPOLITI - In realtà già l'estate scorsa la giunta aveva deliberato la rimozione, motivandola proprio con la petizione delle mogli dei pescatori che ritenevano non le rappresentasse, chiedendo che venisse sostituita con una statua della Madonnina del mare. Tutto fu interrotto dal clamore suscitato dalle proteste del giornalista Gianni Ippoliti, che nel 2009 si presentò davanti alla statua con piccone e martello e si disse pronto ad abbattere il manufatto. La questione dello spostamento fu allora accontantonata. Fino a stamane, quando le donne del paese l'hanno avuta vinta.

lunedì 29 marzo 2010

Clooney preferisce il poker online a Elisabetta Canalis, è crisi

Lui sarebbe sul punto di chiedere un momento di riflessione di qualche mese

LOS ANGELES - Stanco di Elisabetta al punto di chiedere un momento di riflessione, che potrebbe tradursi in una momentanea separazione. Rimbalzano dagli Stati Uniti le voci di crisi tra la coppia più glamour del jet set. A parlarne per primo è stato il periodico Stars, rilanciato in Italia da numerosi siti come il Metropolitan post. I due, su richiesta di lui, vivranno separati per sei mesi. Poi si vedrà. È certo che George Clooney abbia definitivamente detto di no al matrimonio. Ma anche a una rinuncia delle sue abitudini più ludiche come per esempio il poker, al punto che Elisabetta Canalis si sarebbe lamentata con alcuni amici per un suo uso un po' eccessivo del gioco online. Mentre in questi giorni la showgirl Hilary Blasi afferma di non essere affatto dispiaciuta dalla recente passione del suo Francesco Totti per il poker, sembra che Canalis e Clooney abbiano avuto una «colorita discussione».

ONLINE CON MATT E BEN - Nelle ultime settimane, secondo alcuni amici della coppia, George non avrebbe riposto ad alcune sue telefonate perché troppo impegnato in tornei online con gli amici pokeristi Matt Damon e Ben Affleck. Proprio quando sembrava che la loro storia potesse proseguire senza nessun intoppo verso il matrimonio, che per molti si svolgerà quasi sicuramente su una calda spiaggia messicana, i due si trovano ad affrontare quella che è la prima possibile crisi da fidanzati. Alcuni amici hanno riferito di una minacciosa telefonata di Elisabetta che avrebbe urlato al suo George: «Non mi interessa nulla delle tue partite a poker con Ben e Matt, se ti chiamo sei pregato di rispondere alle mie telefonate». I tre, inoltre, spesso si danno appuntamento online anche con un campione di poker italiano, il professionista di Everest Poker Cristiano «The Italian Stallion» Blanco che, tramite chat, dà consigli sulle migliori strategie da portare avanti durante le partite.

DAMON: «LUI E' GAY» - A Elisabetta, però, sembra non piacere neanche Matt Damon. Forse non ha ancora digerito lo scherzo che Matt ha organizzato ai due quando, prima della trionfale apparizione della coppia alla mostra del cinema di Venezia, dichiarò apertamente ai media che Clooney fosse omosessuale, dando della «splendida copertura» alla Canalis. In effetti uno scricchiolio nel rapporto tra i due lo ha anticipato già la stampa gossippara, che ha riportato la notizia della «preoccupazione» del 48enne attore americano per la continua presenza a letto di Piero, il dobermann di Elisabetta che spesso si infila sotto le coperte. (fonte: Agi)

sabato 27 marzo 2010

Calderoli brucia le leggi abrogate


Il ministro per la Semplificazione manda al rogo un muro composto dalle scatole con i 375mila provvediment



ROMA - Oltre 375.000 tra leggi e regolamenti abrogati finiti al rogo. Letteralmente. Armato d'ascia, piccone e fiamma ossidrica il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, ha dato fuoco ad un enorme muro di scatoloni costituito da tutte le norme abrogate dal lavoro del suo ministero. Poi, siccome ci trovavamo a Roma, in una caserma dei vigili del fuoco, alla fine sono intervenuti i pompieri che hanno spento le fiamme. Salvando dal rogo anche qualche scatolone.

RISPARMI E POLEMICHE - Il taglio di queste norme, realizzato nei primi 22 mesi di legislatura, ha permesso di arrivare, secondo il governo, ad avere uno stock normativo di sole circa 10.o00 leggi vigenti e ha prodotto un risparmio di circa 800 milioni di euro l'anno. Ma c'è anche chi è critico sul gesto di Calderoli, trasformatosi per qualche minuto in un «novello Nerone». «La carta non si brucia, si ricicla - ricorda Paolo Cento della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà - ormai lo sanno anche i bambini delle elementari. Evidentemente è uno sforzo troppo grande per i membri dell'attuale esecutivo». L'iniziativa non è piaciuta nemmeno al segretario della Cgil Vigili del Fuoco e a quello della Cgil Funzione Pubblica, Michele D'Ambrogio e Antonio Crispi: «Piuttosto che fare pessima propaganda - affermano - si sarebbe potuta eliminare senza alcun dubbio la legge di riforma del rapporto di lavoro dei pompieri, la cui totale inefficacia è dimostrata da un modello organizzativo del Corpo che penalizza il servizio reso ai cittadini ed al paese, ma anche dalle condizioni professionali ed economiche degli operatori»

LEGGI ABROGATE - Il Consiglio dei ministri ha tagliato con un recente decreto legislativo 189mila provvedimenti tra leggi e regolamenti. Se si aggiungono le 40mila disposizioni già abrogate in precedenza sempre da Calderoli e 145mila atti privi di valore normativo, ecco che si arriva a 375mila tra leggi e regolamenti abrogati. Ma che tipo di provvedimenti non ci sono più? La normativa cancellata più vecchia è del 1864 e riguarda « L'affrancamento dei canoni enfiteutici, livelli, censi decime ed altre prestazioni dovute a corpi morali». Ma ci sono anche una serie di norme varate durante il periodo fascista che si pensavano abrogate ma resistevano ancora, come la «legge istitutiva dei fasci e delle corporazioni». Tanti anche i provvedimenti stravaganti che ora non ci sono più, come un regio decreto sul prosciutto cotto conservato in scatola, un altro sulla lotta alle cavallette, uno sulla lotta alle coccinelle negli agrumi e infine una normativa sull’indennità di bagaglio per le bardature dei cavalli.
Speriamo però che almeno questa volta non ci sia stato alcun errore. Nel precedente decreto taglia-leggi Calderoli aveva involontariamente eliminato infatti anche normative non proprio inutili come quella che istituisce la Corte dei Conti, tanto che al taglia-leggi si era dovuto contrapporre un nuovo decreto: il salva-leggi.

lunedì 22 marzo 2010

Milano, rubata la Bentley di Eto'o


L'aveva prestata a Marko Arnautovic, che ha denunciato il furto: la Gt 63 vale centinaia di migliaia di euro

MILANO - Samuel Eto'o è l'indubbio eroe di Stamford Bridge, per il gol con cui l'Inter ha battuto il Chelsea negli ottavi di Champions League, ma con le auto è poco fortunato. Giovedì sera gli è stata rubata una Bentley Gt 63 del valore di centinaia di migliaia di euro. È stato il compagno di squadra Marko Arnautovic a sporgere denuncia per il furto: l'attaccante camerunese gli aveva prestato l'auto, poi rubata vicino all'Hotel Sheraton in zona Porta Venezia, tra le 21.30 e le 22. (Ansa)

lunedì 15 marzo 2010

Disagio Puro dal Grande Fratello 10 & Co.

Bordello in fiamme, uomo nudo in fuga



Per sfuggire all'incendio si rifugia su un cornicione senza nulla addosso. Scena ripresa con i telefonini dai passanti

Il rogo è divampato in una casa di appuntamenti nel centro di Basilea

Per sfuggire all'incendio si rifugia su un cornicione senza nulla addosso. Scena ripresa con i telefonini dai passanti

MILANO - Attimi di paura e alquanto imbarazzanti per uno svizzero rimasto bloccato e completamente nudo sul parapetto al quarto piano di un edificio in fiamme nel centro di Basilea. Teatro dell'incidente è un noto locale d'incontri del centro storico.

L'INCENDIO - Dall'appartamento, in cui si organizzano incontri sessuali, lunedì pomeriggio è divampato un incendio. Uno degli occupanti ha cercato di mettersi in salvo uscendo dalla finestra e aggrappandosi al parapetto della finestra. Forse per la paura o per la fretta non ha fatto in tempo a mettersi qualcosa addosso. L'intera sequenza è stata catturata con i cellulari dai passanti incuriositi. E le foto hanno subito fatto il giro di Internet.

IL SALVATAGGIO - «Ho notato del fumo uscire dalla finestra e un uomo nudo che sembrava volersi gettare nel vuoto», ha raccontato un testimone al portale 20Minuten. Lo sfortunato occupante del piano, non è chiaro se uno dei clienti, è rimasto in quella posizione scomoda per diversi minuti, prima di essere tratto in salvo dai pompieri con una scala. L'uomo è stato trasportato infine all'ospedale con leggere bruciature, l'appartamento, invece, è andato distrutto dalle fiamme.

sabato 6 marzo 2010

Adriano aggredito dalla ex. Notte di caos nella favela


Appena tornato in patria dopo l’amichevole giocata a Londra con la maglia della seleçao, l’attaccante brasiliano ha subito la furia dell’ex fidanzata durante una festa nella favela di Chatuba. Macchina dell’Imperatore distrutta a colpi di pietra prima che i due venissero alle mani.


RIO DE JANEIRO (Brasile), 6 marzo 2010 – Una festa decisamente da dimenticare per l’attaccante del Flamengo, con tanto di rissa e macchina distrutta a colpi di pietra dall’ex fidanzata Joana Machado, piombata a sorpresa nella favela di Chatuba (periferia nord della capitale carioca), dove l’Imperatore era andato a festeggiare insieme a una decina di compagni di squadra. La personal trainer, che Adriano pare abbia ricominciato a frequentare da poco dopo il fidanzamento rotto più di un anno fa, ha prima sfogato la propria ira contro la vettura dell’ex fidanzato per passare successivamente allo scontro fisico, generando lo stupore della favela, abituata a ben altre scene di violenza.

L'ira dell'ex — L’intenzione era quella di passare una serata al ritmo di samba e funky insieme ad amici e compagni di squadra, ma l’ira dell’ex ha letteralmente sconvolto i piani, trasformando rapidamente la festa in uno scenario da Attrazione Fatale. Specchietti divelti, parabrezza in frantumi e portiere ammaccate sono state il risultato della rabbia di Joana. Pochi minuti dopo l’arrivo in discoteca, infatti, Adriano e compagni sono stati sorpresi dalle urla e dal frastuono provenienti dal parcheggio antistante, dove Joana Machado ha iniziato a scagliare calci e pietre contro l’auto dell’attaccante, senza risparmiare nemmeno le vetture di altri tre suoi compagni di squadra. Secondo quanto ricostruito dal sito di Globoesporte, una volta entrati in contatto fuori dal locale i due sono immediatamente venuti alle mani, con l’ex fidanzata messa al tappeto da uno spintone di Adriano, la cui assenza all’allenamento del giorno successivo ha generato non poco imbarazzo nella dirigenza del Flamengo al momento di spiegarne le ragioni.

scarica barile — L’assenza nell’ultimo allenamento non aveva destato eccessivo scalpore, vista la recente ammissione dei dirigenti carioca del “trattamento privilegiato” di cui gode l’attaccante, di fatto “libero di autogestirsi”. Ma una volta venuta a galla la rissa di giovedì notte, l’imbarazzo di tecnico e dirigenti nel tentativo di giustificare la mancanza dell’attaccante al campo d’allenamento è parso subito evidente. “Medico e tecnico hanno deciso di tenere a riposo Adriano nei prossimi giorni per fargli realizzare del lavoro fisico specifico”, ha dichiarato il dirigente carioca Marcos Braz, smentendo di fatto la versione rilasciata solo qualche istante prima dall’allenatore, Jorge Andrade, secondo cui “la decisione di lasciare Adriano a riposo è arrivata direttamente dall’alto”. Dal canto suo, l’attaccante è tornato a parlare di “problemi personali”, escludendo tuttavia che dipendano dal burrascoso rapporto con l’ex fidanzata conosciuta quando ancora giocava nell’Inter. “Ho alcuni problemi personali da risolvere, ma in tutto ciò Joana non ha nulla a che vedere”, ha giurato. Vero o falso che sia, l’unica cosa certa è che le vicende extracalcistiche di Adriano non smettono di destare scalpore