venerdì 20 novembre 2009

Aggiornamenti da Conegliano Veneto

La maestra d'asilo e il gigolò
Se l'amore (a ore) finisce in tribunale

Lei, che credeva fosse amore, ha stracciato il conto da
6 mila euro. Lui, che ha minacciato di divulgare foto dei loro incontri, è imputato di estorsione. Il 14 aprile in aula

Foto da «Night in the city» di jack Vettriano (web)

Foto da «Night in the city» di jack Vettriano (web)

CONEGLIANO (Treviso) – Tutto era iniziato con dei rapporti sessuali. A pagamento. Lei, maestrina d'asilo di 35 anni, pagava lui, 30enne di professione gigolò. Una relazione, nata via web, che era proseguita a lungo. Ma che, poco a poco, era caduta nel fraintendimento. Lei era convinta che lui fosse innamorato. Lui era sicuro che lei fosse una buona cliente. Ma quando le ha presentato il conto – seimila euro – lei non voleva più pagarlo. «Ma come, non era amore?».

Era il 2007. A quel punto il gigolò si è fatto insistente, arrivando a minacciare di diffondere le foto dei loro incontri hard. Il che è un reato, che il codice penale chiama estorsione. L'uomo è stato rinviato a giudizio, sarà processato il prossimo 14 aprile a Treviso. La sua ex amante, dopo averlo pagato, aveva pure rimesso la querela. Ma ormai il procedimento era andato avanti. E adesso, vista la situazione, c'ha pure ripensato di nuovo. Si è infatti costituita parte civile per chiedere i danni.

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