martedì 6 aprile 2010

Il Parroco di Bosaro esplode contro i gay

Fonte: Gay.tv

Il parroco Magarotto, parroco della Chiesa di Bosaro ha pubblicato sul numero di ottobre della rivista parrocchiale un intervento di fuoco contro comunisti, prostitute e gay.

Il sacerdote era già noto per le prediche piuttosto appassionate, ma il suo articolo non è stato gradito da tutta la comunità dei fedeli.
L’intervento del prete parte da un testo di Augusto de Izcue, tratto dalla rivista «Radici Cristiane», che contiene un feroce attacco agli intramontabili “comunisti”, ma anche a gay, migranti e prostitute.Quando si è palesato l’irreversibile fallimento della propaganda comunista - nessun partito di questa tendenza ha mai vinto una libera elezione in nessuna parte del mondo - si legge - le forze che spingono al processo di scristianizzazione sono state costrette a cambiare strategia. Persa l’illusione di ottenere il sostegno della classe operaia e degli studenti, sempre più refrattari alla predica marxista, queste forze hanno pensato di creare un “nuovo proletariato”.
Continua dicendo che questo nuovo proletariato ora è composto da minoranze emarginate ovvero:”prostitute, omosessuali, femministe, tossicodipendenti, antisociali, immigrati, teppisti, elementi della controcultura
I suoi nemici maggiori nel testo sono i marxisti, rei di aver costruito nuovi modelli sociali, e tutti coloro che ne fanno parte non sono visti come vittime della società, ma come i complici delle “forze che spingono al processo di scristianizzazione.”

La nuova strategia - si legge ancora - presenta queste minoranze come gli “oppressi” di oggi, mette loro l’etichetta di “movimenti sociali” e li scaglia contro la società “oppressiva” con folto sostegno di Ong milionarie create ad arte. Questa nuova strategia rivoluzionaria ha ricevuto il nome di “rivoluzione culturale”.
Il sindaco Remo Randolo non ha potuto soprassedere dopo un intervento del genere da parte del padre spirituale della sua città e ha affermato che: “Lungi da me l’intenzione di spaccare la città tra chi sostiene il sindaco e chi il parroco - precisa subito - Ma su certe cose non posso tacere e mi assumo la responsabilità delle mie parole. I toni usati in questo articolo sono non solo volgari e offensivi, ma anche violenti. Un prete dovrebbe occuparsi dei problemi veri delle persone”.

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